STAGE TECNICO DEL 26/02/2005 CON IL M° LUSVARDI (CARNATE)

 

Amo e rispetto parecchio gli animali e, curiosamente, le nuove conoscenze umane mi rimandano ad essi, inducendomi  alla ricerca di somiglianze.

Sabato 26 febbraio, ore 16, inequivocabile: il Maestro Lusvardi è una pantera.

Avanza possente e agile, i gesti misurati e l’espressione attenta. Sembra imbarazzato dalle parole, osserva e lascia piuttosto alla nostra intuizione quello che vorrebbe esprimere. 

Il nostro Maestro Pino (leone maschio con generosità di leonessa) ci guida nella ginnastica, indispensabile per mettere in moto i muscoli e liberare la mente. 

Mi impegno ma, affascinata, trovo brevi momenti  per spiare l’Ospite che, al bordo, assume pose ieratiche ma di perfetto stretching.

L’allenamento comincia: superlativa, al centro, la pantera raggiunge l’immobilità assoluta.

Trattengo il fiato: avverto il tempo sospeso.

Di scatto essa libera energia, colpisce, si ritrae ed è come se nulla gli fosse costato

Riprendo anch’io a respirare, frastornata: che ci faccio qui? Reggerò due ore? Quanto sono ridicola? Sarò capace di accettare  il mio nuovo e inconsueto ruolo di allieva?  Sono davvero umile al punto di considerare Sara (l’estremo sempre ricordate?) colei che per serietà impegno e prestanza di gran lunga mi supera?

Ci provo e mi riconosco in Milli, la mia gatta, anni 14, che, infischiandosene, ancora se ne va sul tetto, acquattandosi, talvolta, in equilibrio sulla grondaia.

Torno cosciente e mi accorgo che qualcun’altro nutre i miei stessi dubbi: bene, proviamo insieme a giocarci questa chance. E’ deciso!

Trascorre piano il tempo, dilatando con tranquillità e parimenti stanchezza e soddisfazione: forza, un ultimo kata prima di concludere.

Alle ore 18 accogliamo con un applauso il rappresentante del Presidente Formigoni che, a nome della Regione Lombardia, premia il nostro Club. Al  Maestro Pino (in assenza più che giustificata della nostra Presidente) viene consegnata una bella targa ad affermare la volontà, da parte dell’Assessorato, di dar maggior risalto e pregio a questo sport, considerato minore, per numero forse, non certo per utilità educativa e sociale, impegno e risultati. 

Strette di mano, foto di rito e ringraziamenti.

 

E per concludere? Doccia veloce, pizza per tutti, buona compagnia e…qualche ‘folletto’ ad allietare la serata.

 

GIO'

OSS.