TOKYO 2006: CRONACA DI UN MONDIALE

 

Venerdì 3 novembre ore 10:00 Metropolitan Gymnasium Tokyo, iniziano le gare.

 

Kata Team Veterani: 4° classificati….che delusione.

 

Iniziano le competizioni individuali Master, guardo i tabelloni: 64 iscritti più altri inseriti sia nel Kata sia nel Kumite…accidenti che giornatina.

Il Kata individuale, con il passaggio del primo turno, mi tira su il morale.

Passo il 2°, passo il 3° e mi fermo al 4° con un giapponese…qui finisce la mia gara di Kata.

Fortunatamente Damiano Altavilla prosegue nella corsa e si aggiudica la medaglia di bronzo, meritatamente…Grande atleta Damiano, è stato inoltre premiato insieme al Senpai Lusvardi, direttamente da Kancho Kanazawa per aver partecipato a tutte le  nove edizioni dei mondiali disputate fino ad oggi.

 

Arriva il turno del Kumite:

·        Primo incontro: un francese naturalizzato giapponese, lo guardo negli occhi prima di iniziare l’incontro e non è tranquillo. Vinco per 2 waza–ari a zero senza problemi e passo il turno.

·        Secondo incontro: un giapponese, alto e magro…strano di solito sono piccoli e tozzi. Sullo yoi, prima di iniziare, lo guardo negli occhi, questo è più sicuro del mio avversario precedente. E’ alto e magro, probabilmente prediligerà l’uso delle gambe nel combattimento, pensiero azzeccato. Inizia il combattimento con fase di studio e approccio alla distanza e dopo una manciata di secondi, di schermaglie, parte con mai-gheri ( calcio frontale….meglio specificare) ma io l'anticipo di kizami-tzuki destro al viso….punto mio. Torniamo in yoi, lo guardo negli occhi e non è più sicuro di se stesso. Riparte il combattimento e più passa il tempo e più la situazione peggiora per lui. Ad un certo punto parte con giaku-tzuki io esco dalla sua distanza e rientro di giaku-tzuki….L’arbitro ferma l’incontro e mi assegna un altro waza-ari……Ho passato un altro turno.

·        Terzo incontro: il mio avversario è un inglese, grande e grosso, con lo sguardo così cattivo che addirittura gli era sparito il collo, la testa era attaccata alle spalle. Io lo guardo e abbozzo un sorriso, lì lui pare disorientato. Caro inglese ormai hai perso….Infatti, vinco per 2 waza-ari a 1.

·        Quarto incontro: TOH!!!! Guarda chi si rivede!!! Il giapponese che mi ha buttato fuori nel Kata. Lo guardo negli occhi: è sicuro e tranquillo, probabilmente pensa: “l’ho già buttato fuori nel Kata, vincerò anche nel Kumite“. Ma anch’io sono sicuro e tranquillo e mi ricordo che lui mi ha buttato fuori nel Kata. Inizia l’incontro: schermaglie….si cerca la distanza per portare le proprie tecniche. Un paio di scambi….nulla di fatto. L’arbitro ferma l’incontro “ toremasen” nulla di fatto. L’incontro riprende. Il mio amico giapponese tira giaku-tzuki netto e io sento CRACK in bocca…fortunatamente è solo il paradenti. Waza-ari per lui. A questo punto sono in svantaggio, ma la faccenda del paradenti ha alzato il livello d'adrenalina. Riparte l’incontro. Finto kizami-tzuki destro e parto con kizami-ura mavashi (calcio circolare al viso) che era almeno due anni che non allenavo. L’arbitro ferma l’incontro e mi assegna un ”ippon” (vittoria netta). Lui è passato nel Kata, ma io ho vinto nel Kumite.

·        Quinto incontro: finale primo/secondo: il mio avversario è un belga, alto con i baffetti, lo guardo negli occhi…è impenetrabile, nessun segno. Accidenti….Questo è tosto!!! Inizia l’incontro, lo lascio alla sua distanza per indurlo a fare may-gheri, che lui esegue ma non trovo il tempo per il mio kizami-tzuki destro. Lui doppia la tecnica con giaco-tzuki e fa waza-ari. Lui è in vantaggio, sa ormai di aver vinto il combattimento, perché riesce, nel tempo che rimane, a non darmi la distanza per le mie tecniche. Così riesce a portare un altro waza-ari e a vincere per ippon. Lui vince l’oro e io l’argento.

 

Nel Karate vince la tecnica ma anche la psicologia.

 

Karate is beautiful.

 

Per terminare la giornata KUMITE TEAM MASTER : medaglia di bronzo al team formato da Petrocchi, Verderame e Zipoli.

 

Sabato 4 novembre

 

Sono di scena i nostri ragazzi, Dado e Marco.

Tabellone Kata: 68 iscritti. Inizia subito Davide, passa il turno in scioltezza, Dado è in grande giornata. Tocca poi a Marco, che liquida tranquillamente il suo avversario.

Turno dopo turno si arriva ai sedicesimi, dove Davide vede i sorci verdi con uno spagnolo…ma passa il turno e  Marco si trova di fronte un indonesiano con un Kime spaventoso, ma che nell’esecuzione del Kata , commette qualche piccolo errore.

…Accidenti sono rimasti in 8….sono gli otto finalisti dei mondiali….Finale il giorno dopo.

 

In seguito inizia il torneo di Kumite dei nostri giovani, che sono già in finale in Kata….e adesso come la mettiamo…se si fanno male nel Kumite, pregiudicano la finale di Kata. 

Parlo ai due e gli dico di fare secondo la loro coscienza, cercando però di fare particolare attenzione e di non subire danni e traumi.

 

Inizia Davide, il suo avversario è un indonesiano non inserito nel tabellone. Dado è tranquillo, l’indonesiano è molto dinamico e veloce e nel giro di poco tempo vince per 2 waza-ari. Dado ha combattuto bene, ma forse con la testa è già alla finale del giorno dopo di kata.

 

Tocca a Marco, il quale parte in svantaggio di waza-ari con il suo avversario. A quel punto Marco si trasforma e diventa un leone. Passa il turno per 2 a 1.

In questo stato di trance agonistica passa ancora due turni.

Approda così ai quarti di finale e incontra un rappresentante dell'Azerbaigian.

Gli spiego la tattica per affrontare il combattimento: “ tieni su la guardia e stai attento alle gambe”.

Buona parte dell’incontro, seguendo le indicazioni, è riuscito a tener testa al suo avversario, la prima volta che ha abbassato la guardia, l’ avversario ha fatto ippon con ura-mawashi.

Per Marco la gara è finita, rimediando purtroppo un doloroso trauma al piede sinistro, ed è costretto a disputare la finale di Kata del giorno dopo, non in perfette condizioni fisiche.

 

 

 Domenica 5 novembre:

 

Inizia la finale dei nostri ragazzi.

 

Sono in 8 a contendersi il titolo di campione del mondo di Kata.

Il mio cuore batte a 10.000 battiti al minuto…..i ragazzi invece sembrano tranquilli.

Sono io delegato dalla federazione a controllare i punteggi.

 

Inizia subito un russo, molto Kime ma poca tecnica…..punteggio basso.

 

Tocca a Davide: Kata Unsu, per la prima volta Dado esegue questo Kata in gara…si assume un bel rischio, non avendo mai provato un Kata così complesso in una qualsiasi manifestazione sportiva.

Il Kata risulta ottimo ed il punteggio 42,6 è ambizioso.

 

Tocca poi al venezuelano, anche lui esegue lo stesso Kata.

Prova impeccabile, con una leggera imperfezione nel salto.

43,3….accidenti!!!!! che punteggio….

 

Tocca ora al rappresentante dell’Azerbaigian con Gogiushodai, altro Kata con elevato grado di difficoltà.

Punteggio 43,2.

Accidenti che botta!!!! Il mio cuore batte a 100.000 al minuto …a questo punto Dado è terzo e lo rimarrà fino alla fine della competizione aggiudicandosi la medaglia di bronzo.

 

Ottima prova di Marco, che ha concluso la gara all’ottavo posto, risultato condizionato dal problema al piede, rimediato nella gara di Kumite.

 

Gioia e felicità per le nostre tre medaglie: una d’argento e due di bronzo e per un ottavo posto assoluto, conquistate dagli atleti della nostra palestra in una manifestazione difficile e prestigiosa svoltasi a Tokyo, tempio del Karate moderno.

 

L’Italia ha conquistato complessivamente:

 

N.1  oro

N.5  argenti

N.5  bronzi

 

 

                                                                                                         OSS!!!

                                                                                                          V.P.

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