Campionato mondiale Atene luglio 2009


Kancho Kanazawa con Pino Verderame

L’Italia si classifica al 3° posto nella classifica speciale per Nazioni conquistando ben

4 medaglie d’oro

8 d’argento

4 di bronzo.

Primo Giappone secondo Venezuela

Risultato molto interessante considerando l’elevato livello tecnico agonistico evidenziato in queste 4 giorni di gare.

Purtroppo i 4 moschettieri di Carnate non hanno conquistato neppure una medaglia.


Partiamo ovviamente dall’inizio.

Giovedì iniziano le competizioni categorie master/veterani e subito la prima sorpresa i tatami sono Wkf.

Pedane differenti dalle nostre molto scivolose e con poca tenuta sulla spinta, domanda spontanea perché pedane Wkf, risposta semplice la Grecia come altre Nazioni Europee vedi Danimarca-Spagna-Portogallo-Francia ecc. ecc. hanno una nazionale di karate per tutte le federazioni mentre l’Italia e altre nazioni hanno 5 nazionali per 5 federazioni.

Di conseguenza ci sono atleti che gareggiano molto di più dei nostri atleti in ambiti diversificati facendo esperienze diverse con tutto ciò che ne consegue ed ognuno faccia in merito le proprie considerazioni.

Personalmente quelle pedane le ricordo dal Mondiale del Sud Africa e il mio risultato è stato lo stesso passo due turni e poi esco in quanto mi sembra più di sciare che non di combattere.

Ma quando si perde non ci sono giustificazioni si perde e basta.

La gara di venerdì vede protagonista la nostra piccola Naomi, brava ma sfortunata in questa prima uscita mondiale, al primo turno di kata si trova con l’atleta Svizzera che poi vincerà la gara, analogo discorso per il kumite purtoppo becca una Danese che poi vincerà la gara, la soddisfazione almeno di essere riuscita a mettere un waza-ari alla campionessa.

Se vi capita provate a chiedere a Naomi se le pedane erano scivolose.

Il sabato giornata dedicata ai seniores è il giorno di Davide e di Marco, si inizio con il kata individuale Dado è in gran forma passa i turni eliminatori vincendo sempre 5 bandierine a zero.

Approda alle semifinali, ma si ferma li, il suo sochin nulla può contro avversari giapponesi e americani che presentano kata con difficoltà superiori, anche gli altri nostri atleti del kata usciranno nel turno successivo senza medaglie in questa affascinante specialità.

Vince il Giappone e Stati Uniti al secondo posto.

Se vi capita provate a chiedere a Davide se le pedane erano scivolose.

Il sabato prosegue con una giornata in colore per i nostri atleti nell’individuale kata/kumite nessuno di nostri purtroppo salirà sul podio.

Con questi auspici passiamo alla domenica dedicata ai tornei a squadre, finalmente ci torna il sorriso le ragazze del kata team vincono l’oro, mentre i maschietti si classificano al secondo posto dietro i giapponesi ottimi primi.

Inizia il torneo di kumite team i nostri maschietti liquidano Ucraina-Messico-Australia in scioltezza, approdano alla semifinale contro un ostico e combattivo Venezuela che vince e va in finale con il Giappone.

Giappone che trionferà nella finale.

I nostri se la devono vedere con il Brasile nella finale di consolazione che perdono per un soffio arrivando quarti così come le ragazze che nel kumite subiscono la stessa sorte.

Marco ha fatto il suo dovere fino in fondo senza mai tirarsi in dietro combattendo con grinta e determinazione.

Onore alle nostre 4 medaglie d’oro

Marini Francesco master

Kata team femminile senoires

Romeo Alfredo master

Lanzoni Simone juniores


E a tutti coloro che sono riusciti a portare a casa una medaglia conquistata con sacrificio e dedizione in un campionato del mondo difficile per i valori espressi in campo dalle varie Nazionali, si parla di circa 64 nazioni e oltre 2000 atleti.


P.V.

Oss.


I 4 moschettieri di Carnate : Giovannini M., Motta N., Verderame P., Verderame D.

Gli agonisti nazionali in visita all'acropoli di Atene